Proprietà privata
L’opificio idraulico di via Molino si trova sulla roggia Versiola, affluente del Lemene. È citato in un documento del 1344, con mugnaio tal Menego da Gruaro e investitura agli Attimis. Viene rappresentato chiaramente in una mappa (1683) del perito Francesco Cuman. Nel 1711 proprietari risultano i nobili Terrani, poi nel 1740 gestore del mulino è Batta Pellegrini e nel 1810 livellario del Terrani è un certo Giovanni Milanesi.
Funziona fino a fine Ottocento, poi nel 1920 è sopraelevato fino a tre piani e le macine in pietra vengono sostituite con macchine industriali con turbine.
Chiuso negli anni ‘70, è stato recentemente ristrutturato e all’interno conserva parte dei macchinari, come laminatoi per mais e elevatore a tazze. Il magazzino è oggi adibito a ristorante e la casa del mugnaio ad abitazione; al terzo piano c’è uno studio privato nel quale si conservano alcuni setacciatori.