Ed anche nel 2019 si è svolta l’ormai tradizionale corrida in quel di Giai. Dopo il gran galà dell’edizione 2018 in occasione del decimo anno sembrava impossibile alzare ancora il tiro, mentre lo spauracchio della noia e della ripetitività, che non risparmia altre istituzioni ben più blasonate, sembra non aver interessato questa manifestazione, che nel tempo ha cambiato nome, ma non la caratteristica di contenitore di esibizioni volontarie, artigianali e decisamente genuine. E tuttavia è evidente il salto di qualità che negli anni si è compiuto: il ricorso addirittura ad addestratori per determinati tipi di performance, la ricercatezza dei costumi, la complessità di alcune delle scenette e situazioni che vengono narrate sul palco, tutto ha ormai assunto non solo una dimensione che va al di là dell’abitato della piccola frazione, ma si è spinta all’intero comune ed è addirittura arrivata ai comuni limitrofi, i cui abitanti partecipano non solo come spettatori ma anche come protagonisti di questa serata/ evento. E d’altronde, l’eco dei musical, delle acrobazie, delle gag, delle sfide di street è arrivata ben lontano, visto che è già il secondo anno di seguito che importanti studi televisivi si rivolgono ai partecipanti della corrida per valutare le loro esibizioni. Magari c’è un Carlo Conti, un Giorgio Panariello, una Laura Pausini in mezzo a loro. È in circolo, tra i gruppi whatsapp e le pagine facebook, tutto un passaggio di filmati e foto delle esibizioni. .Accaparrateveli, vedi mai che non possiate dire, tra qualche anno, con aria da uno che sa, “si, l’ho visto quando non era ancora famoso, lo conosco bene, siamo amici!”. Un doveroso ringraziamento a tutte le persone che rendono possibile la realizzazione dell’evento che ormai raduna quasi un migliaio di persone, con tutte le complessità logistiche del caso, e in particolare al Comitato festeggiamenti.
Andrea Moro