Chiesa S. Giovanni Battista – Giai
Secondo lo storico Ernesto Degani il primo edificio sacro risulta edificato nel 1321. L’originaria chiesa medievale, più volte rimaneggiata e riconsacrata nel 1766, viene rifatta completamente verso fine Ottocento, ampliata poi nel 1912.
È elevata a parrocchia nel 1921, dopo secolari contrasti con la pieve madre di Gruaro. I legami con la matrice si sono infatti via via allentati di pari passo con l’incremento della popolazione: nel 1770, con i suoi 460 abitanti, Giai supera il capoluogo che ne conta solo 450. Gravi vicende, compreso il misterioso omicidio del parroco di S. Giusto nel 1816, portano infine al definitivo distacco.
Il tempio è a navata unica con facciata a due spioventi di gusto neoromanico, con tre guglie, sottolineata da una serie di archetti. L’edicola cuspidata centrale ospita la statua di S. Giovanni Battista, modellata in creta dal futuro cardinale Celso Costantini.
All’interno, il presbiterio, voltato a crociera, è caratterizzato dal grande Crocifisso ligneo, opera di Dante Moro di Falcade (1984). Nella zona inferiore, la curva absidale è ornata da due statue di legno policromo con S. Pietro (sinistra) e S. Paolo (destra). Il novecentesco altare maggiore è coronato da strutture cuspidate decorate a mosaico con gli Evangelisti. Ai lati dell’arco santo sorgono due altari dedicati alla Vergine (destra) e S. Antonio (sinistra). Davanti a quest’ultimo c’è la fonte battesimale con copertura in rame istoriato (Simboli eucaristici, il Battista e il Battesimo del Cristo). Sulla sinistra della navata è presente la testimonianza più antica del tempio: una tela settecentesca con il Battesimo di Gesù.