Sito molinetto – Comune di Cordovado
Questo opificio ha vita travagliata per la particolare posizione, al confine tra la giurisdizione vescovile e quella dell’abbazia di Sesto, con contese che si risolvono nel XIV secolo tramite l’assegnazione al vescovo concordiese e quindi a Cordovado. È costruito sulla riva del rio Roiale, nella parte friulana, denominato poi Gazzolla nella parte veneta. Nel 1517 sul mulinetto girano ben quattro ruote. Nel secolo XVII parte di esso è incamerato nel patrimonio del santuario della Beata Vergine, che nel 1735 acquisisce poi la completa proprietà e rimane tra i beni del Pio Istituto fino alla soppressione napoleonica. Nella metà del XIX secolo è abbattuto per costruirne uno nuovo che viene via via ampliato dai Bornacin (sul pilastro d’entrata c’è l’iscrizione “Antonio Bornacin fu Giovanni F.F.1868”). Si sostituiscono le ruote con turbine e nel tempo l’attività muta da artigianale a industriale. Opera fino alla prima metà del XX secolo, con la gestione delle famiglie Segalotti e Iseppi, quando cessa definitivamente l’attività. Oggi è nelle pertinenze di un’impresa industriale meccanica.