Chiesetta di S. Michele Arcangelo o Sant’Angelo
Si raggiunge dalla piazza del municipio, percorrendo via Marconi, all’incrocio tra le vie Portogruaro e S. Angelo. È un piccolo edificio, a pianta rettangolare, con campanile a vela sul frontone della facciata. Nel 1602 l’oratorio gode già di alcune rendite e quindi si ipotizza la (ri)costruzione cinquecentesca di un precedente luogo di culto, poi fortemente rimaneggiato dopo i gravi danni subiti durante la Grande guerra. All’interno, l’altare in marmo ospitava l’immagine del santo, un’opera (trafugata) del pittore sanvitese Agostino Pantaleoni (1793). Sulla parete nord della navata è presente l’affresco di S. Antonio abate con iscrizione (1616).
Il primo documento che ci parla di questo sacello risale al 1602, da un’altra carta del 1606 apprendiamo che i gruaresi edificarono l’oratorio nel mezzo di una comugnetta chiamata paludus per una particolare devozione riguardo San Michele Arcangelo. Possiamo quindi affermare che l’edificio risale almeno al XVI secolo. Ancora nell’Ottocento era assai discosto dalle case del paese, circondato da strade, al centro di un importante incrocio; al giorno d’ oggi è integrato nella struttura urbana. Nonostante i notevoli danni causati dalla Grande Guerra conserva all’interno un affresco del 1616 che ritrae San Antonio Abate, santo un tempo popolarissimo perché invocato contro l’herpes zoster.